Disturbo Del Sonno : 7 Sintomi Comuni Nei Bambini

Il tuo bambino non riesce ad addormentarsi? Tuo figlio piccolo piange e si agita per tutta la notte? In questo articolo troverai 7 sintomi comuni nei bambini che indicano la presenza di un disturbo nel sonno.

Scoprire che il proprio figlio ha un disturbo del sonno è certamente complicato per ogni genitore. Dopo tutto, nessuna madre vuole vedere il proprio bambino sveglio giorno e notte e nessun padre vuole che il proprio bambino abbia difficoltà ad addormentarsi.

Nonostante ciò, alcuni studi recenti hanno dimostrato che circa il 30% dei bambini soffre o ha sofferto in un periodo della sua vita di diverse forme di problemi nel sonno. Non tutti i sintomi infatti rappresentano un vero e proprio problema e molti di essi si risolvono spontaneamente con l’avanzare dell’età.

I disturbi del sonno possono presentarsi con diversi livelli di gravità, tuttavia, tutti possono essere curati. Il fatto fondamentale è riconoscere i segni del disturbo del sonno in modo da capire come poter aiutare il proprio bambino in maniera specifica, anziché focalizzarsi nel risolvere uno o l’altro sintomo singolarmente senza ottenere alcun risultato.

Quanto dovrebbe dormire il tuo bambino?

Uno degli aspetti chiave per identificare un disturbo del sonno è capire quanto un bambino dovrebbe dormire in relazione alla sua età. Spesso i genitori non hanno ben chiaro quali dovrebbero essere le corrette abitudini notturne per il proprio figlio e pensano che il proprio figlio dorma troppo o dorma troppo poco.

Sotto puoi trovare quanto dovrebbe dormire il tuo bambino in relazione alla sua età:

1-4 settimane: i neonati dovrebbe dormire 16-17 ore al giorno stando svegli per dei periodi di 1-3 ore. Nonostante ciò, dato che i neonati non hanno ancora sviluppato un ciclo giorno/notte preciso, questo potrebbe variare. I genitori devono cercare di assecondare le necessità del piccolo.

1-4 mesi: i bambini di questa età tendono a dormire sempre 16-17 ore, ma dato che stanno iniziando a sviluppare un ciclo giorno/notte, dormono più spesso durante la notte, anche se si svegliano quando hanno fame o necessitano di un cambio del pannolino.

4mesi – 1 anno: i bambini di questa età hanno bisogno di 14-15 ore di sonno. Il ciclo giorno/notte è quasi completamente sviluppato, quindi dovrebbero dormire maggiormente nelle ore notturne, con dei riposini pomeridiani. In questo momento è importante insegnare al proprio bambino delle corrette abitudini per quanto riguarda il dormire.

1-3 anni: alcuni bambini necessitano di 12-14 ore, tuttavia, molti dormono di meno a seconda dell’orario in cui i genitori vanno a dormire. Generalmente, dovrebbero fare un solo riposino durante il giorno.

3-6 anni: circa 11-12 ore di sonno. In questa età potrebbe essere ancora necessario un riposino durante il giorno.

7-12 anni: i bambini di questa età hanno bisogno di 10-12 ore di sonno, ma spesso la lore notte si riduce a sole 9-10 ore per motivi scolastici.

13-18 anni: i giovani di questa età necessitano di 8-10 ore di sonno, ma spesso questo si riduce a causa di svariati impegni scolastici e non solo a sole 6-8 ore.

Sintomi di un disturbo nel sonno nei bambini

Bambina che dorme con pupazzo

1. Dormire troppo durante il giorno

Uno dei segni della presenza di problemi del sonno è il dormire troppo durante il giorno sia nei bambini che negli adulti. Per i bambini, soprattutto quelli più piccoli, è normale sentirsi stanchi a volte durante il giorno, tuttavia questo non deve superare certi limiti.

Se la pigrizia giornaliera si presenta in maniera eccessiva, allora potrebbe essere presente un disturbo del sonno. Lo stesso vale se il tuo bambino fa dei riposini giornaliera a un’età in cui non dovrebbero essere più necessari, non riesce a svegliarsi di mattina o non ha abbastanza energia durante il giorno. In tutti questi casi potrebbe configurarsi un disturbo del sonno.

2. Difficoltà ad addormentarsi

Se il tuo bambino si lamenta perché non è in grado ad addormentarsi, o si sveglia durante la notte più del dovuto, potrebbe essere presente un problema chiamato insonnia. L’insonnia nei bambini può essere causata da diversi fattori tra cui: stress, dolore, disturbi psicologici.

Lo stress può essere causato dalla scuola, dalla famiglia o da dei repentini cambiamenti nelle abitudini del piccolo, come un trasloco. Da sottolineare che l’insonnia non è un sintomo da sottovalutare.

Se il bambino è molto piccolo, tanti genitori risolvono il problema spostando il bimbo nel lettone. Questa pratica, anche se potrebbe sembrar una buona soluzione, a lungo termine potrebbe causare altri problemi del sonno. Cerca di aiutare il tuo bambino ad addormentarsi nel suo lettino o culla, ascoltando i suoi bisogni e necessità, e rivolgiti a un pediatra se la situazione diventa particolarmente grave.

3. Russare

Russare non rappresenta un problema. Nonostante ciò, questo potrebbe essere determinato da dei problemi più gravi alle vie respiratorie, che possono portare a un disturbo del sonno. Da sottolineare che i bambini che russano non hanno sempre un disturbo del sonno, come invece spesso accade negli adulti.

Alcune cause del russare sono: infezioni alle vie respiratore, raffreddore, malformazioni, tonsillite. Alcuni bambini che russano potrebbero andare in contro a delle apnee notturne, molto pericolose per la salute generale del piccolo.

Tuo figlio russa durante la notte perché ha il raffreddore? Scopri come curare il raffreddore nei neonati nel nostro articolo dedicato.

4.Incubi

Gli incubi non sono altro che dei brutti sogni che avvengono nella fase REM che possono svegliare il tuo bambino durante la notte, facendolo sentire spaventato fino a piangere o tremare. Questo potrebbe non consentirgli di addormentarsi di nuovo successivamente.

Tutti i bambini a volte hanno degli incubi, fin da 3 anni di età, che diventano più frequenti tra 6 e 10 anni. Dopo i 10 anni si registrano un numero minore di incubi. Gli incubi possono generare un disturbo del sonno se sono frequenti e se svegliano il bambino più volte durante la notte.

5. Terrore notturno

Questo evento è diverso da un incubo dato che il piccolo non si sveglia completamente, ma ha degli episodi in cui si sente terrorizzato, fino ad arrivare a urlare o piangere nel sonno. Questo spesso provoca un grosso spavento nei genitori, che non sanno come intervenire.

Da sottolineare che questi episodi hanno una durata di circa 5 minuti e si consiglia di non svegliare il piccolo, attendendo una risoluzione spontanea dell’evento. Questi episodi possono essere accompagnati da eccessiva sudorazione, respiro affannoso, tachicardia e tensione muscolare. Le cause sono correlate al sistema nervoso centrale non interamente sviluppato, per questo gli episodi spariscano completamente dopo i 10-12 anni di età.

In questi casi potrebbe essere utile intervenire con un EEG durante il sonno in un centro medico specializzato, per monitorare l’attività cerebrale del piccolo mentre dorme. In alcuni casi più seri, infatti, potrebbero verificarsi tremori o contrazioni involontarie dei muscoli facciali, da tenere sotto controllo attraverso l’assunzione di farmaci specifici.

6. Sonnambulismo

Il sonnambulismo si verifica nel 30% dei bambini di età compresa tra 3 e 7 anni. Quest episodi si verificano quando il bambino si alza nel bel mezzo della notte senza svegliarsi. Gli occhi potrebbero essere aperti, ma il bambino non è in grado di interagire con il mondo esterno.

L’evento ha una durata di 5-15 minuti. Spesso questi episodi diminuiscono una volta sopraggiunta l’età dell’adolescenza. Il sonnambulismo può essere estremamente pericoloso se il bambino esce dalla stanza, recandosi in ambienti in cui sono presenti oggetti pericolosi o scale.

Se il tuo bambino ha degli episodi di sonnambulismo, rendi l’ambiente che lo circonda il più sicuro possibile, e non svegliarlo perché potresti causare un forte shock.

7. Fare pipì a letto

Fare la pipì a letto (scientificamente enuresi) capita a tanti bambini e generalmente non è un sintomo di cui preoccuparsi troppo. Questo non viene considerato un sintomo da disturbo del sonno, tuttavia, è necessario prestare attenzione se gli episodi avvengono regolarmente più di 2 volte a settimana e se il bambino ha più di 5 anni di età.

È stato dimostrato che si tratta di un sintomo ereditario e spesso si risolve spontaneamente con l’avanzare dell’età. Oltre a svegliare il piccolo durante il sonno, potrebbe provocare una situazione di stress o disagio a livello psicologico nel bambino.

Disturbo del sonno: che cosa fare

Un disturbo del sonno nei bambini non determina soltanto un’eccessiva stanchezza, ma porta dei problemi in ogni aspetto della vita del piccolo a livello scolastico, familiare e sociale.

Se pensi che il tuo bambino abbia un disturbo del sonno, il primo passo da compiere è rivolgersi a un pediatra. A quel punto, il medico saprà indicarti quali sintomi necessitano di un’attenzione maggiore e quali si risolveranno semplicemente con l’avanzare dell’età.

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