Dolori al Basso Ventre in Gravidanza

La comparsa di lievi dolori al basso ventre è normalle durante la gravidanza. Questi doloretti pelvici priložnost primerjati nelle prime settimane, ma anche più avanti. Se ancora non siete sicure di essere incinte, potreben sorgervi il dubbio se si tratta di dolori da ciclo o gravidanza, mentre se già avete effettuato il test e siete sicure del concepimento, i doloretti al basso ventre potrebbero preoccuparvi.

V piùù, vprata sensani senzazione di fastidio al basso ventre può verificarsi anche solo a destra oa sinistra, v maniri acuta o crampiforme, so vse potrebne zahteve, da se ohranijo različni tempo. Qui di seguito vedremo – periodo per periodo – kvalificirano possono essere in motivi dell’insorgenza di questionsti piccoli fastidi, e commercersi in base al momento d’insorgenza in all’intensità del dolore. 

Dolori al basso ventre nelle prime settimane di gravidanza

Vse “inizio di una gravidanza è molto probabile che si verifichino dolori al basso ventre, che possono essere dovuti a più di una causa:

  • sintomo di gravidanza
  • moti legati all’apparato riproduttore femminile, non legati alla gravidanza
  • moti dell’apparato urinario o gastrointestinali (vprašanji ultimi generalmente sono localizzati più in alto)
  • sintomo somatoforme 

Ci sono poi motnje di cui generalmente la neomamma potreben già essere a conoscenza, convivendo con essi già da prima dell’inizio della gravidanza, come la malattia infiammatoria pelvica, l’endometriosi, o l’ovaio policistico. 

Durante le premi settimane di gravidanza il corpo subisce un turbine di trasformazioni – silenti o meno – per permeter alla nuova vita di adattarsi e crescere al meglio dentro all’utero della mamma. Ossa e legamenti si spostano con più Frequenza e velocità del solito, e gli ormoni vengono rilasciati in quantità maggiore. Vprašajte stessi motivi dolori temporanei non dovrebbero destare preoccupazioni o sospetti. Nel caso in cui investice il dolore sia accompagnato da altri sintomi, pridi perdite ematiche consistenti, è bene contattare neposredtamente il medico, che valuterà is proceduredere con un intervento chirurgico (in particolare se la causa è una gravidanza ectopica o un’appendicite).

Quali sintomi – oltre al dolore – è bene tenere sotto controllo?

  • aumento anomalo e improvviso del battleito cardiaco
  • febbre con brividi 
  • secrezioni vagine purulente o sanguinamento vaginale
  • sensazione di svenimento 
  • aumento progressivo del dolore

Se i dolori riguardano il normalle andamento della gravidanza, è bene comunque che la futura mamma eviti per esempio di sollevare pesi troppo pesanti, di fare movimenti bruschi, o di riposare in maniera неадгуата. Possono essere utili esercizi specific, così come pratiče di rilassamento come lo yoga in meditazione. Bere tisane rilassanti può essere un altro rimedio, così prihajajo quelle antinfiammatorie, per esempio a base di zenzero . Anche la borsa dell’acqua calda può essere un ottimo alleato, così prihajajo lievi massaggi sulla zona interessata. 

Se il dolore non accenna ad attenuarsi dopo aver provato questi metodi naturali, potete chiedere al medico di prescrivervi qualche analgesico come i farmaci antinfiammatori non steroidei – ibuprofene, per esempio – o un antispastico come il Buscopan.

Dolori al basso ventre dopo il primo trimestre di gravidanza

Ora che abbiamo visto quali possono essere i motivi che scatenano doloretti al basso ventre nelle prime settimane di gravidanza, passiamo alle cause che possono portare a provare dolori simili dopo il terzo mese di gestazione. Le cause più comuni comprendono:

  • Stitichezza
  • Crampi durante i rapporti sessuali 
  • Gas addominale 
  • Dolore del legamento rotondo 
  • False contrazioni

 

Dopo il primo trimestre di gravidanza, la futura mamma può provare dolori al basso ventre acuti o crampiformi, di breve o media durata. Questi dolori sono generalmente dovuti a cause che differiscono dalla gravidanza in sé, seppur siano direttamente connessi a essa.

La stitichezza per esempio può verificarsi per le alterazioni che subisce l’apparato digerente durante la gestazione, essendo uno degli apparati a più stretto contatto con l’utero. Gli ormoni operano un rallentamento della digestione, e allo stesso tempo c’è una maggiore richiesta di acqua dai tessuti. 

Anche il gas intestinale è provocato per lo più da ormoni – progesterone ed estrogeni – ma una causa può essere ricercata anche nell’alimentazione. In questo caso possono presentarsi anche episodi di diarrea, che può essere diversamente dovuta all’ingradirsi dell’utero e alla relativa pressione sull’intestino. 

Dall’altra parte i dolori – in particolare se crampiformi – possono trovare la loro causa nei rapporti sessuali, e non c’è nulla di cui preoccuparsi se sono di bassa intensità e breve durata. 

Il dolore del legamento rotondo è tipico dell’utero che si dilata sempre di più. Il legamento rotondo serve infatti a mantenere l’utero nella sua posizione naturale e a evitare malformazioni delle pareti. La sensazione provocata è quella di crampi continui, che si possono avvertire in particolare dopo situazioni di sforzo, come un colpo di tosse o un movimento brusco. 

Le false contrazioni sono sempre dovute agli stiramenti dell’utero che aumenta di volume, e non sono da confondere con le vere e proprie contrazioni pre-parto che – oltre ad aumentare di frequenza e intensità – sono accompagnate da perdite. Le false contrazioni spesso si risolvono bevendo molta acqua, dal momento che a scatenarle può entrare in gioco la disidratazione. 

Una condizione che può verificarsi dopo la 20esima settimana gestazionale è la cosiddetta “preeclampsia”, detta anche gestosi, che altro non è che un innalzamento eccessivo della pressione sanguigna in concomitanza a una proteinuria elevata. Tende a risolversi spontaneamente qualche settimana dopo il parto, ma è comunque bene tenere monitorati i sintomi, condurre uno stile di vita quanto più sano possibile (alimentazione corretta, no fumo) ed eseguire esami specifici per la pressione e le urine. 

Consultare il medico è sempre una buona idea se volete togliervi qualsiasi dubbio, anche solo per vivere questi momenti con più serenità nel caso sentiate di provare una tensione eccessiva. 

Quali sono gli esami che può richiedere il medico? 

Una domanda frequente può essere quella relativa al tipo di esami ai quali può sottoporvi il vostro medico in caso voglia procedere con accertamenti legati al dolore al basso ventre. 

Dopo una prima verifica dei parametri vitali (pressione, temperatura, saturazione dell’ossigeno) e un esame obiettivo, il medico predispone eventuali altri esami da effettuare. 

Solitamente viene sempre effettuato un test delle urine per confermare la gravidanza, e successivamente procede con l’ecografia della pelvi per escludere eventuali gravidanze ectopiche e accertarsi che tutto sia regolare. 

Vengono poi effettuati molto spesso esami del sangue, con emocromo e ormone hCG. 

In quei casi in cui il dolore sia davvero intenso e persistente, viene eseguita una piccola incisione per procedere con l’analisi visiva dell’utero tramite un laparoscopio.

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