Primi Sintomi Di Gravidanza: Quali Sono E Quando Compaiono

Ogni donna in cerca di un bambino vorrebbe poter riconoscere i sintomi di gravidanza sin dai primi giorni. I primi sintomi di gravidanza si possono avere molto presto, e per quanto sarà poi il test di gravidanza a togliere ogni dubbio a riguardo, una neo-mamma potrebbe accorgersi dei primi sintomi del concepimento già prima di effettuare il test.

Spesso si può avere il timore di confondere i sintomi premestruali con i primi sintomi di una gravidanza, ma ci sono alcuni parametri, che riporteremo di seguito, che permettono di distinguere tra l’una e l’altra possibilità. Come ogni gravidanza è diversa, così i primi sintomi possono manifestarsi in maniera più decisa e riconoscibile, oppure essere più leggeri e taciturni.

Vediamo nel dettaglio quali sono i principali sintomi che possono comparire all’inizio di una gravidanza, dai primi giorni fino alla fine del primo trimestre.

Ritardo del ciclo mestruale

Il primo sintomo che ci si dovrà aspettare è il ritardo delle mestruazioni. Questo sintomo sarà meglio riconoscibile nelle donne che hanno un ciclo regolare di 28 giorni, e sarà il primo segnale da prendere in considerazione.

Salvo casi in cui un ciclo particolarmente irregolare può trarre in inganno, dopo una settimana di ritardo è bene fare un test di gravidanza. Fare il test prima è possibile, ma sebbene l’emozione possa spingere a voler verificare l’eventuale concepimento ancor prima del ritardo del ciclo, il risultato potrebbe non essere attendibile. In particolare, se il test viene effettuato con troppo anticipo, si può verificare un falso negativo.

Piccole perdite di sangue (spotting)

Un sintomo che è comune a molte donne, è il cosiddetto “spotting”, che consiste in altre parole in delle leggere perdite ematiche. L’importante in questi casi è non allarmarsi, pensando che stiano ad indicare l’arrivo del normale ciclo mestruale, o che corrispondano con esso.

Cosa distingue lo spotting dal normale ciclo mestruale?

1- comparsa : lo spotting normalmente compare qualche giorno prima del normale ciclo mestruale, perchè avviene in corrispondenza dell’annidamento dell’ovulo fecondato nella parete uterina.

Può rischiare di essere confuso con le perdite premestruali, ma anche qui ci sono alcune differenze che aiutano a distinguere lo spotting da annidamento da altri tipi di perdite. 

2- durata: Generalmente lo spotting da impianto ha una durata molto breve, di due o tre giorni. In alcuni casi può durare di più o anche di meno, ma la maggior parte delle donne che hanno avuto questo sintomo di gravidanza lo hanno sperimentato per un massimo di tre giorni.

3- colore e consistenza: Il colore delle perdite da impianto è uno dei fattori che può aiutare a distinguere le perdite da inizio gravidanza da quelle premestruali.

Lo spotting si presenta di tonalità rosa chiaro o leggermente marroncino, mai rosso acceso. Sono perdite di sangue “vivo”, ma tenui dal momento che l’ovulo che si impianta è davvero molto piccolo.

4- quantità: Come già accennato, lo spotting che segnala l’inizio di una gravidanza è lieve, non paragonabile a una mestruazione.

Che la sua durata sia di due giorni o più, sarà sempre un tipo di perdita accennata, mai un flusso deciso e abbondante.

Dolore e gonfiore al seno

Uno dei sintomi di gravidanza che si possono riconoscere già dalle prime settimane, riguarda il seno: sarà più gonfio e sensibile, spesso dolente.

Gli ormoni agiscono sulle ghiandole mammarie per prepararle a quando dovranno produrre il latte. Questo provoca un indolenzimento che tende ad aumentare col tempo della gestazione, e per questo motivo lo si può facilmente distinguere dalla tensione al seno legato al ciclo mestruale, che sparisce una volta terminato.

In più, i capezzoli risulteranno essere più turgidi e scuri, per la maggiore irrorazione di sangue nei tessuti, e i tubercoli di Montgomery (i piccoli rilievi che si possono notare attorno all’aoreola), saranno più evidenti e sporgenti.

Nausea e alterazioni dell’appetito

Questo sintomo è frequentissimo (riguarda circa il 50% delle future mamme) ed è uno dei sintomi che compaiono all’inizio di una gravidanza.

In particolare le nausee saranno frequenti al mattino appena sveglie, o dopo aver consumato la prima colazione. Un altro aspetto che può collegare la nausea all’inizio di una gravidanza, è quando compare in corrispondenza di alimenti che normalmente venivano apprezzati, come ad esempio:

  • caffè
  • cibi fritti
  • spezie
  • alcolici
  • bibite gassate
  • affumicati

La nausea può derivare anche dagli odori, e anche in questo caso non devono essere necessariamente odori ritenuti sgradevoli. L’ormone responsabile delle nausee in gravidanza è la gonadotropina corionica umana, che viene prodotto direttamente dall’embrione. Questo ormone aumenta fino al terzo mese di gravidanza, che è il periodo caratterizzato dal sintomo della nausea.

In concomitanza alla nausea, la futura mamma può sentire un aumento dell’appetito, o una voglia aumentata di certi alimenti, salati o dolci. Saranno sempre gli ormoni a influenzare questi comportamenti, perchè il corpo della mamma ha bisogno di energie per far crescere bene il bambino dentro la sua pancia.

Frequente stimolo alla minzione

Nelle prime fasi del concepimento sarà frequente la sensazione di stimolo a urinare più spesso, chiamata pollachiuria. L’utero comincia ad espandersi, e questo fa sì che prema sulla vescica. In più, l’aumento del progesterone provoca un rilassamento della muscolatura pelvica e della vescica.

Non ci sono particolari distinzioni tra giorno e notte, ed è importante non smettere per questo di bere molta acqua, che è ancora più importante in gravidanza. Un accorgimento può essere quello di bere di più durante il giorno, e di ridurre l’assunzione di liquidi prima di andare a dormire.

Aumento della stanchezza

Nelle prime settimane dall’inizio di una gravidanza, è normale sentirsi più stanche e affaticate. La stanchezza non è necessariamente collegata ad attività svolte durante il giorno, spesso ci si sveglia già al mattino stanche e spossate.

Tutti i cambiamenti che stanno avvenendo all’interno del corpo della futura mamma richiedono un grande dispendio energetico, sia di giorno che di notte. In questo modo la fase di sonno REM, ovvero quello che dovrebbe essere più profondo e riposante, viene ridotta.

Si può provare a rendere il riposo notturno più proficuo evitando lunghi sonnellini durante il giorno: è bene accettare e accogliere con serenità la stanchezza che aumenta, ma è altrettanto importante cercare di non stravolgere i propri ritmi.

Sbalzi d’umore

Sappiamo che in prossimità del ciclo mestruale si possono avere sbalzi d’umore, specialmente irritabilità. I primi sintomi di gravidanza possono dare allo stesso modo alterazioni dell’umore, ma non necessariamente in negativo.

Grazie ancora una volta all’attività sempre maggiore degli ormoni, le future mamme sperimenteranno sbalzi d’umore evidenti durante i primi mesi di gravidanza. In alcuni momenti si sentiranno al settimo cielo, mentre in altri saranno particolarmente irritabili, spesso nell’arco della stessa giornata.

Anche questo sintomo è da vivere con tranquillità, consapevoli dei cambiamenti che avvengono giorno dopo giorno all’interno del proprio corpo. Passati i primi tre mesi di gravidanza, anche questo sintomo mano a mano si attenuerà.

F.A.Q. : Domande frequenti

Ora che abbiamo visto i principali sintomi che possono manifestarsi all’inizio di una gravidanza, abbiamo raccolto di seguito alcune delle domande più frequenti a riguardo, per aiutarvi ad avere meno dubbi possibili se state aspettando un bambino o se volete restare incinte.

Tutte le donne sperimentano i primi sintomi di gravidanza?

Non necessariamente, o meglio: non tutte le donne sperimentano gli stessi sintomi, e non con le stesse tempistiche. Ci sono future mamme che vivono i primi sintomi dal primo giorno di ritardo del ciclo mestruale, mentre altre li vedono comparire dopo il primo mese.

Inoltre non preoccupatevi se non compaiono tutti i sintomi citati sopra, ogni donna è diversa così come ogni gravidanza, e ogni corpo risponde a modo suo ai cambiamenti che avvengono al suo interno.

Quando effettuare il primo test di gravidanza?

Per effettuare il primo test di gravidanza l’ideale è aspettare il ritardo del ciclo mestruale. Dopo circa 4 o 5 giorni di ritardo, si può effettuare il test di gravidanza con la quasi certezza di avere risultati sicuri (l’affidabilità è del 97%).

Quello che consigliamo è di ripetere il test almeno una seconda volta a distanza di qualche giorno, sia in caso di risultato positivo che negativo, così da togliere ogni dubbio.

Come contrastare le nausee?

Le nausee dei primi mesi di gravidanza possono essere piuttosto fastidiose, in particolare possono provocare ancora più stanchezza e spossatezza. Ci sono alcuni rimedi naturali che possono aiutare a contrastarle o attenuarle:

  • zenzero: lo zenzero è una radice, e anche una spezia, dalle proprietà meravigliose. il suo utilizzo per le nausee in gravidanza è risaputo e molto valido, in particolare per la preparazione di tisane, o mangiato a piccoli pezzetti, anche candito.
  • finocchio: il finocchio rappresenta un altro buon rimedio naturale contro la nausea. Anche in questo caso consigliamo la preparazione di tisane.
  • cibi secchi: soprattutto a inizio giornata, i cibi secchi come crackers, grissini o pane, possono essere di grande aiuto per tamponare la sensazione di nausea.
  • menta piperita: se potete, acquistate una piantina di menta. Annusarla durante il giorno può apportare un grande beneficio per il sintomo della nausea.